MISSIONE EVENTO: Seconda Battaglia di Karakura Town

Nonostante la vittoria del trio Shinigami-Arrancar-Spirito, i combattimenti si susseguirono senza tregua. Dall'alto della sua posizione, Vincent osservava sbuffando l'evolversi della situazione. Dovevano comunque fare la guardia al prigioniero: nel caso di una sconfitta, sarebbe stata un'assicurazione per estrarre informazioni. Le Reiatsu cominciarono a calare sempre di più, fino a quando quelle dell'esercito alleato non iniziarono a superare quello dei sottoposti di Aizen.
Siamo alla fine, quindi?
Schioccò la lingua al palato, pronto a recuperare Sato per seguire Ai e ricongiungersi alle fila. Tuttavia, la sua attenzione venne attirata proprio dallo Shinigami, il quale aveva iniziato ad intrattenere una conversazione con i capisquadra dell'Alleanza. Il piccolo Arrancar non capiva bene cosa quell'individuo stesse dicendo, limitandosi a sbuffare e a reclinare la testolina sulla spalla destra.
Mh?
Incrociò le braccia all'altezza del petto, mentre fissava con sguardo interrogativo verso la Primera Espada, il Quincy Ishida e il Capitano Comandante.
Tutti questi scontri per una Zanpakuto? E a loro andrà bene?
Chiese al Tenente, per poi voltarsi nella supposta direzione dei nemici. Non pensava che venire usati per recuperare una spada fosse poi così gratificante. Chissà quanti dei compagni dell'Esercito di Liberazione erano caduti. Tuttavia, Vincent aveva idea di che cosa stesse parlando e solo una cosa era certa: la Reiatsu di Aizen era spropositata anche senza aver rilasciato la propria spada. Chissà quali poteri poteva contenere quell'arma. Nonostante ciò, i nemici si ritirarono, lasciando trarre un sospiro di sollievo ai vincitori. Avevano vinto, anche se non si poteva definire una vittoria su tutti i fronti.

Ormai erano rimasti solo loro, per cui Vincent poté finalmente sigillare i poteri nella sua Zanpakuto.
Uff... Ci sarà molto di cui parlare, che noia.
Disse grattandosi la nuca controvoglia, mentre la spada si riformò in un fascio di Reishi. Saltellando, questa si conficcò nel fodero che il piccoletto teneva sulle spalle. Le ali e le scaglie nere scomparvero, assieme alle corna che lasciarono spazio alla più classica Estigma che ne copriva metà volto. Dopodiché si voltò per richiamare la propria sottoposta, sparita chissà dove durante la battaglia.
Kiaraaaa? Non sei morta, vero?
Ancora nessuna risposta. Chissà... Forse era andata a fare un giro di ricognizione. Era difficile che quella tizia potesse morire: se le Tres Bestias erano ancora in vita, non aveva dubbi che anche lei potesse esserlo.
Mah... Speriamo che stia bene.
Dopodiché dirottò completamente la sua attenzione su Ai, il quale venne colpito da un misterioso oggetto quadrangolare. Vincent sgranò gli occhietti. Accidenti, allora stavano ancora attaccando.
Attento, Ai! Ci bersagliano con dei trabiccoli quadrangolari.
Disse, allarmato e pronto ad estrarre la spada. Alla faccia dello scienziato. Ma la situazione sembrò calmarsi immediatamente, non appena il Tenente si rivolse alla responsabile: una fanciulla aggraziata e dalle sembianze piuttosto particolari.
Ah... Ma è un'amica? Ciao, Emilia! Io sono Vincent!
Disse, smorzando un sorrisetto divertito, mentre cercò di saltare verso di lei aggrapparsi come un koala al suo busto. Tattica Nelliel. Se con lei aveva funzionato, sicuramente poteva funzionare con tutte.
Lieeeto di fare la vostra conoscenza, madame!
Come sempre, non era un salto così veloce, probabilmente si sarebbe potuta scansare in qualunque momento.

A seguito della risoluzione, Vincent, che si fosse dovuto rialzare o meno, si rivolse al Tenente.
Ma voi Shinigami non avete un a tecnica come il Descorrer? Se noi ci dimentichiamo qualcosa possiamo fare così...
Disse, aprendo delle piccole fauci quadrangolari e ficcandoci dentro la mano. Le coordinate davano come sempre dentro al suo frigo bar, dal quale estrasse una bottiglia con la faccia di Kiara stampata sopra.
Beh, dobbiamo festeggiare, no? Qualcuno ne vuole?
Chiese non solo a loro, ma anche a chi avrebbe potuto ascoltarli. Minorenne ubriacone. Quanti bicchierini?

Il piccolo Arrancar venne sfilato con forza tramite la collottola, nemmeno fosse un gatto in calore. In mano ad Ai, provò ad agitare le braccine per cercare di raggiungere nuovamente Emilia, ma fu tutto inutile. Addio, dolci colli.
Uffi... E va bene, cercherò di essere più attento.
Sperò che nessuno notasse che stava tenendo le dita incrociate. Sospirò, prima di venire appoggiato a terra, dopo che avesse calmato i bollenti spiriti. Schioccò la lingua al palato e si preparò a stappare la bottiglia, solo per venire anticipato da una presenza invisibile. Quando Vincent fece per estrarre il tappo, si accorse di non avere più niente tra le mani.
Ma... Ma! Dove...
Quando si voltò, Miraga lo stava già rimproverando, dicendo che i bambini nel mondo umano non potevano bere. Vincent si sentì colpito da un fulmine a ciel sereno, mentre fissò con occhi sbalorditi e la bocca spalancata l'Espada stappare la bottiglia.
Sh-Shock!
Il piccoletto cadde in ginocchio, sentendosi tutto il peso dei tre mondi crollargli sulle spalle. Non aveva mai capito perché nel mondo umano ci fossero solo adulti a bere alcolici. Questa era un'ingiustizia. Non poteva tollerare una cosa simile.
Come hanno potuto tradirmi così? Io avevo fiducia negli umani...
Quanto la faceva drammatica. A questo punto, cercò di passare direttamente ad una fase specifica del lutto: la contrattazione.
Miraga, Ai, aspettate! Forse da qualche parte sarò maggiorenne! Se mettiamo assieme gli anni passati da morto e quelli da vivo verrà...
Quanti anni aveva passato da vivo? Non si ricordava nulla della vita mortale.
Sicuramente un numero alto! Avrò l'età per bere, da qualche parte, no?
Sperava che i suoi Trucchi Mentali Arrancar avessero effetto. Nonostante questo, non poté fare altro che fissare i presenti sorseggiare il contenuto della bottiglia.

Incrociò le braccia all'altezza del petto e sospirò.
Spero che sia di vostro gradimento. L'ho fatto con alcuni ingredienti presenti solo nell'Hueco Mundo.
Meglio non far tracannare quella roba a dei Quincy. In bocca, per molti sarebbe stato decisamente dolce e aromatico, per altri sarebbe sembrato estremamente amaro e pungente, a seconda dei gusti prediletti dall'individuo. Certo, per crearlo aveva dovuto condensare un po'di materia spirituale di Kiara in stadio di rilascio: principalmente era bastata una goccia di sangue intrisa di Reiryoku, mescolarla a reagenti e quarzo degli alberi della foresta per lenire l'effetto allucinogeno e voilà. Una piccola illusione gastronomica che veniva incontro alle volontà delle persone, in modo da tirare fuori il gusto migliore per ognuno.
E'una piiiiccola ricetta segreta studiata con Kiara.
Se avessero saputo la verità, forse Ai ed Emilia lo avrebbero sputato: insomma, si stavano bevendo Kiara. Meglio evitare. Dopodiché si voltò a guardare Sato, a seguito delle parole dell'assistente di Ai.
Una fissazione per Lady Harribel, eh? Come lo capisco...
Poi guardò Miraga pensieroso.
Era più un'assicurazione. Nel caso in cui avessimo perso, sarebbe stato meglio avere qualcuno da cui estrarre informazioni...
Ammise con un velo di cupezza nell'ultima parte della frase. Alla fine, sembrava che anche Vincent avesse pensato a qualche precauzione, se avessero perso.
Però tornerà comodo anche adesso. Anche se penso che sia il caso di portarlo a casa degli Shinigami.
Lanciò un'occhiata in cerca di approvazione verso Miraga: entrambi sapevano bene come Las Noches avesse un sistema di difesa fallace. Forse gli Shinigami godevano di qualcosa di meglio.

Il nanerottolo assistette all'arrivo di una nuova coppia di Shinigami: una ragazza dai capelli neri e gli occhi rossi e una timida albina dagli occhi blu. Sebbene la seconda fosse in guardia, la prima pareva essere molto più marziale e ligia al dovere. Avrebbe potuto saltare addosso a loro, ma in testa gli rimbombarono le parole di Ai: "Non a tutte può piacere un simile atteggiamento." Assieme a loro, inoltre, era presente Scarlet che si occupò di sollevare con i suoi poteri il corpo del bestione.
Ciao, sorellona! Bentornata! Cacchio, cos'era quella Reiatsu? Mi stava per fare male al capino.
Disse massaggiandosi le tempie. Segunde Etape e dove trovarle. Non appena ella parlò dei festeggiamenti, il piccoletto si rabbuiò progressivamente e incrociò le braccia all'altezza del petto e rivolse un cenno di sbieco al Coyote.
Si, sto facendo pubblicità per il pub a Las Noches e... Uff, chiedi a lui se lo vuoi. PerchéVincentèunbimboenonpuòberegnegne.
Le ultime parole vennero pronunciate con il classico tono di voce basso dei bambini che non vogliono farsi sentire. Niente, anche il divieto di Miraga non aveva fatto altro che isolare il piccolino, che in quel momento si sedette a terra, circondato da un'aura tetra e negativa, intento a fare i cerchietti per terra. Non li facevano più gli Espada di una volta.

Poco dopo, tuttavia, si ricordò dell'altra coppia di ragazze appena arrivate e del nuovo prigioniero. Almeno Vincent avrebbe avuto qualcuno di nuovo con cui parlare. Si rasserenò e si alzò da terra. Non che la sua altezza mutasse più di tanto, date le gambine rattrappite. Dapprima si avvicinò al Fullbringer Odd, steso a terra e legato.
Così questo è il Fullbringer.
L'omaccione che prima aveva tenuto una diatriba assieme alla ragazza circa la questione dei traditori. Fermo ad un metro di distanza, il piccoletto reclinò la testa sulla spalla destra e lo osservò con uno sguardo innocente e incuriosito. Non sapeva se potesse sentirlo, ma sembrava che, piano piano, stesse per riprendere i sensi.
Eppure, a vedersi, non mi sembra una cattiva persona...
Ormai era chiaro che tra quegli schieramenti non vi erano né buoni né cattivi, solo persone che lottavano per ideologie tra loro troppo diverse e inconciliabili.
Signor Fullbringer, vuoi qualcosa da bere?
Chiese con una punta di preoccupazione. Ancora, non sembrava aver ripreso conoscenza. Sospirò e fece per alzarsi, al fine di tornare dal resto del gruppo.

Notò che Miraga si era già mosso con la bottiglia in mano.
E-ehi!
Non poteva ribattere, ma poteva giocare di anticipo: con un Sonìdo ben mirato, sarebbe riapparso cercando di aggrapparsi alla nuca di Miraga, abbarbicandosi ad essa come un koala, dal faccione enorme.
Yo soy Vincent! Piacere!
Disse, finalmente ad altezza uomo, sollevando la manina in cenno di saluto e mostrando un sorriso compiaciuto. Sorriso che, tuttavia, rimase sospeso, facendolo rimanere a bocca aperta.
A... Evasione? Che... Che evasione?
Oh no, non anche gli Shinigami. Subito dopo la sua attenzione venne rivolta ad Ai. Lui era uno di quelli interessati a fare acquisiti in ambito alcolico. Perfetto.
Oh, ma certo! Non vedo l'ora di fare affari con voi, non appena il locale sarà aperto.
In realtà quel liquore gli serviva principalmente per sondare il campo, capire quali fossero i gusti che fossero più in voga. Per quanto riguardava la sottoposta dell'Espada, in effetti, aveva ragione: sarebbe stato il caso di richiamare Kiara a sé. Il problema era... Come?
Ah... Giusto. Ma sono sicuro che sa badare a sé stes-
Infatti, eccomi qua.
La ragazza ricomparve accanto a Ramona, alla quale rivolse un sorrisone colmo di calore, prima di avviarsi elegantemente verso il Cuatro Espada. Allungò la mano destra e staccò dolcemente il nanerottolo, prendendolo per la collottola.
Chiediamo scusa, Lord Miraga.
Asserì con un sorriso affabile e serafico, accompagnando alle parole un profondo inchino di 45 gradi, come si confaceva alla sua persona. A volte era difficile credere che Vincent fosse il superiore di Kiara, questa era una di quelle. Dopodiché, ella appoggiò il piccoletto a terra.
Ho fatto come mi avevi detto, caro. Stavo tenendo d'occhio i campi di battaglia e ho fatto un'ispezione, ma non riesco a trovare la nuova Espada tra le nostre fila.
La notizia venne riportata anche agli altri, con quel discorso. Il piccoletto si sedette a terra e incrociò le braccia all'altezza del petto. Pensieroso e serio, si massaggiò il mento. Possibile che fosse già tornata indietro? Oppure era stata uccisa? Come si chiamava?
Siesta, dici? Forse è tornata a casa. Magari dovrà...
Non era il caso.
Farsi...
No, Vincent.
Un pisolino.
Il gelo della bufera non sarebbe stato nulla dopo questa battuta.