Sacred Moon

Come sospettava, Vincent non sembrava essere in grado di accedere al secondo stadio di Rilascio. Anzi, non sapeva neppure che ci fosse un secondo stadio. - Già, preferiamo non dare troppe spiegazioni, è un pò la nostra arma segreta, sai ... - spiegò il Lupo. Anche lui, fino ad un anno prima, non ne sapeva nulla.

Lo sguardo si spostò su Scarlet, come a chiederle se anche lei fosse all'oscuro. Improbabile, dal momento che aveva sconfitto uno dei Generali di Aizen, ma infondo poteva anche essere stata aiutata come Vincent. - Ah niente di che ... vorrei qualche informazione su Aizen e spero che questa volta sia più disposta a parlarne. - rispose poi alla domanda di Vincent su cosa dovesse chiedere alla Regina.

- Va bene, andiamo allora ... - disse infine, avviandosi fuori dopo che Vincent e Scarlet ebbero confermato la volontà di seguirlo. Durante il tragitto verso la Sala del Trono, che durò diversi minuti, il Lupo rifletté un pò sulle parole del bambino. In particolare sul racconto dello scontro con lo Shinigami prigioniero.

Quindi quello Shinigami si era trasformato in un Hollow ? Aveva una strana maschera e una Reiatsu simile alla nostra ? - ricordava vagamente ciò che gli aveva raccontato Thallia dopo una scaramuccia con uno Shinigami del Gotei 13. Pareva che lo Shinigami all'improvviso avesse indossato una maschera da Hollow e subito la sua Reiatsu era aumentata di colpo, diventando più forte e oscura.

Per quanto fosse una testa calda, Thallia era decisamente forte in combattimento ed era difficile da credere che uno Shinigami del Gotei, che non era neppure un Tenente, fosse riuscito a metterla in difficoltà. A quanto pareva, quelle Maschere erano davvero potenti. Non c'era da stupirsi che Vincent si fosse trovato in così grande difficoltà contro un Generale di Aizen. A maggior ragione se non sapeva usare la Seguna Etapa.

E alla fine il trio giunse in prossimità della Sala del Trono. Tre colpi del battiporta in metallo temprato avrebbero segnalato la presenza di Arrancar che desideravano essere ricevuti. Non restava che attendere la risposta.



NOTA: dopo Scarlet può postare Omega.

La spiegazione di Vincent fu a dir poco strana: uno Shinigami capace di trasformare il proprio corpo in quello di un Hollow. Aveva già visto Shinigami capaci di creare delle maschere simili a quelle degli Hollow, ma modificare l'intero corpo. Era assurdo. - Che razza di esperimente sta conducendo Aizen ? - si chiese l'uomo, giungendo alla conclusione che quella capacità così innaturale fosse frutto di una delle ultime ricerche dell'ex-Shinigami.

Non disse altro, chiundendosi in un silenzio meditabondo fino a quando non furono nella sala del trono, di fronte alle regina di Las Noches. Fu Vincent il primo a prendere la parola, esubarante come sempre quando si trovava davanti esseri di sesso femminile. L'uomo si limitò a fissarlo con sguardo perplesso, aspettnado che finisse di esporre la sua richiesta prima di prendere parola.

Io invece volevo riprendere un discorso che abbiamo lasciato in sospeso tempo fa ... - fece l'uomo, spostando poi lo sguardo sulla Primera Espada. Uno sguardo decisamente neutrale, molto diverso da quello sorridente e beffardo di sempre. - ... sperando di essermi guadagnato abbastanza fiducia, nel frattempo. - disse poi, senza girarci attorno. L'ultima volta che aveva posto quella domanda, al Concilio, la donna se l'aveva presa decisamente male e non gli aveva dato una vera risposta, portando Miraga a credere che, all'epoca, non si fidasse abbastanza per parlarne.

Noi non c'eravamo vent'anni fa, ma ci siamo adesso. E se dobbiamo combattere Aizen, allora dobbiamo sapere quello che sapete voi altri. - fece ancora il Lupo, con sguardo mai così serio. - Se vogliamo sconfiggerlo, dobbiamo capire come ragiona. O sarà sempre un passo avanti. - si stava ovviamente riferendo all'esito della battaglia di pochi giorni prima, quando Arrancar, Umani e Shinigami si erano opposti all'esercito del traditore Aizen venendo di fatto raggirati.

Per Miraga era palese che limitarsi a reagire alle situazioni non avrebbe portato a nulla. Per vincere la battaglia, bisognava tenersi al passo con l'avversario ed eventualmente anche superarlo. Ma finché non avrebbe compreso il modo di ragionare dell'altro, questo non sarebbe successo. - Perciò adesso lo chiederò di nuovo: perché Sosuke Aizen non ha ucciso nessuno nella Prima Battaglia di Karakura Town ?

Come aveva già detto tempo fa, chiedendo in giro e ascoltando le varie storie, sapeva come si era svolta la battaglia. In particolare aveva dovuto accettare, con non poco stupore, che l'uomo da solo avesse sconfitto tutti i Capitani del Gotei 13 quando i precedenti Espada erano stati sconfitti. E aveva anche saputo che era stato lo stesso Aizen a colpire e sconfiggere Harribel, l'ultima dei tre Espada convocati ad essere rimasta in piedi e l'unica ad essere sopravvissuta.

Però una cosa non gli era stata chiara: perché lasciare in vita i propri avversari ? Qualche che fosse lo scopo di Aizen, lasciarli in vita non poteva che essere un ostacolo per i suoi futuri piani. Sebbene sconfitti, i Capitani del Gotei 13 avrebbero presto ripreso le forze e anche se non fossero stati in grado di fermarlo subito, avrebbero di certo creato problemi nel tempo. In breve, lasciarli in vita era stato solo un rischio inutile. Un rischio che Miraga non avrebbe corso, non senza una valida ragione.

Il Lupo ascoltò con interesse la risposta di Harribel alla domanda di Vincent: ovviamente non gli negò il permesso di ricercare maggiore forza, che avrebbe di certo aiutato la causa comune, ma come fu per lo stesso Miraga, anche Vincent avrebbe dovuto recarsi altrove per l'addestramento.

Ahh, Ultima Luna ... - fece eco alle parole di Harribel - Salutami il vecchio, quando lo incontrerai ! E anche il tipo strano di nome Balaguer ! - disse poi a Vincent. Probabilmente Vincent non avrebbe capito di chi stesse parlando Miraga, almeno fino a quando non avrebbe incontrato i suddetti individui.

Poi l'attenzione del Lupo si spostò di nuovo sulla Regina e sulla risposta tanto attesa. Aveva senso. In quel momento gli tornarono alla mente le parole del vecchio Saavedra, monito alla sua disperata ricerca di primeggiare: quando raggiungi la vetta e non restano altre sfide, non rimane altro che guardarsi intorno e contemplare la solitudine.

Fu ciò che successe a Baraggan, antico Re dell'Hueco Mundo, divenuto tanto forte da non avere più uno scopo, e anche ad Aizen, che ne aveva usurpato il trono, doveva essere successo lo stesso. Harribel aveva ragione, era un capriccio. Un disperato tentativo di sfuggire alla solitudine.

Non credo sia come dici, Vincent: tutti quelli che lo hanno combattuto preferirebbero la morte a vivere sotto il suo dominio, e questo Aizen deve saperlo bene ! - rispose al ragazzino. Tenne il resto delle considerazioni per se. In un certo senso, ora che aveva inquadrato il soggetto, si sentiva decisamente vicino ad Aizen.

Se fosse stato al suo posto, se avesse scalato tutte le vette che c'erano da scalare, non avrebbe agito al medesimo modo ? Anzi, quando si sarebbe trovato al suo posto, avrebbe davvero agito diversamente ? A che serve la spada più affilata se non ci sono guerre da combattere ? E che serve il guerriero più abile se non ci sono battaglie da vincere ? E poi questa difesa estrema della "pace" ... era davvero una cosa buona ?

Perché abbiamo avuto questi poteri se dobbiamo restarcene tutto il giorno a oziare in palazzi sfarzosi ? Vendaval aveva ragione ... abbiamo tutti smarrito la via ... - pensò tra se.

Per la prima volta lo sguardo del Lupo si era fatto dubbioso. Non era più spavaldo e deciso come prima e forse questa cosa non sarebbe sfuggita a chi lo conosceva bene. Non disse altro, limitandosi a salutare la donna con un leggero inchino, prima di voltarsi e avviarsi verso l'uscita. Aveva davvero molto su cui riflettere.



NOTA: non fatevi problemi a fermare Miraga se volete ancora interagire con lui.

Mentre si allontanava, le parole del piccolo Vincent si facevano via via più silenziose fino a quando, alle orecchie del Lupo, non giunse quell'unica parola: "l u i". In quel preciso istante fu come se la porta d'ingresso venisse sbarrata dal crollo di numerose macerie e l'esterno non fosse più raggiungibile.

Cosa !? Come io !? - sbottò, girandosi di scatto - No ! Questa è davvero una pessima idea ! - fece ancora. Stava quasi per continuare, dando una spiegazione a quelle ultime parole, ma si fermò di colpo: per qualche motivo non voleva dire in giro di non saper controllare bene la Segunda Etapa, e che anzi era un pò come se fosse proprio quella forma a controllare lui. In qualche modo se ne vergognava.

Ma non c'era di che preoccuparsi. Lady Harribel non l'avrebbe mai costretto a fare una cosa del genere, giusto ? Non è che se la fosse presa a male per quella domanda di poco prima, no ?