« Sì... » rispose Niamh. Il piano del ragazzo era tanto rischioso quanto brillante e sopratutto alla portata di una bambina. Lei avrebbe solo dovuto seguire le indicazioni del giovane Quincy, lanciare una sfera esplosiva nel punto indicato quando i ragni si sarebbero radunati attorno alla freccia scoccata. Le fu mostrato sul monitor del Denreishinki dove avrebbe dovuto lanciare la sfera esplosiva.
Durò solo un momento, lo spazio attorno alla tasca della sua giacca si era nuovamente deformato e come prima una seconda sfera esplosiva era apparsa. Ora ne avevano due, una a testa. Non restava che aspettare il ragazzo scoccasse la freccia...

Nota: Dopo Devaj è il turno dei ragni.

La piccola Niamh deviò lo sguardo. Era insicura su come rispondere, il ragazzo sembrava contrariato, nonostante lei stesse solo cercando di aiutarlo ad uscire da quella terribile situazione. Sollevò timidamente lo sguardo verso il giovane Quincy. Annuì.
La bambina aveva solo bisogno di un po' di tempo per ottener una seconda sfera esplosiva, un battito di ciglia, ma richiedeva molta concentrazione ed un dispendio di energia per lei molto significativo. Avrebbe potuto crearne altre due, se avesse voluto...

Nota: Facciamo un ultimo giro di post solo Devaj ed io.

I puntini rossi mostrati sullo schermo del Denreishinki del ragazzo erano sempre più vicini alla loro posizione; gli Hollow li avrebbero presto raggiunti, il giovane Quincy era turbato, adirato dalla situazione. La loro unica possibilità di sopravvivere era continuare a fuggire e sperare che i membri della Torre li raggiungessero prima che quelle creature aracniformi banchettassero con i loro corpi. Oppure, secondo il ragionamento di Devaj, degli esplosivi sarebbero serviti per rallentare le creature o persino eliminarle. Era ciò di cui avevano bisogno...
« Esplosivi... » mormorò la bambina e tirò fuori dalla tasca la piccola sfera esplosiva creata poco prima. Una miracolosa coincidenza. La porse timidamente a Devaj. « Questa... è sufficiente? »
La piccola Niamh avrebbe potuto crearne un'altra ancora se Devaj ne avesse avuto bisogno...

Nota: Facciamo un altro giro di post solo Devaj ed io.

Si udirono in lontananza il rumore di qualcosa correre freneticamente sul terreno umido e sulle foglie morte; il diversivo aveva funzionato e ne approfittarono per allontanarsi ancora. Devaj aveva guadagnato del prezioso tempo per permettere ai membri anziani della Torre di raggiungere la loro posizione segnata dal dispositivo che teneva stretto nel pugno. Tuttavia, le creature aracniformi, si sarebbero presto rese conto dell'inganno, nonostante fossero delle bestie divora uomini, esse non erano completamente prive di intelletto.
Niamh avrebbe continuato a camminare davanti al ragazzo, non aveva mai esplorato le profondità del bosco, temeva un po' il buio e si spaventava facilmente con i rumori improvvisi, anche in compagnia del suo diavoletto di peluche, che in quel momento non era con lei. Avrebbero continuato a scappare silenziosamente e facendo attenzione ai dintorni...

Avanzarono tra gli alberi e la vegetazione. Il terreno era un po' umido e camminavano a passo moderato e leggero. Fortunatamente, c'era ancora abbastanza luce per proseguire la loro fuga senza alcun intoppo.
La piccola Niamh, ogni tanto, si voltava a guardare la vegetazione alle sue spalle, scrutando i movimenti insoliti delle creature aracniformi ancora lontani. Erano sufficientemente lontani da far perdere le loro tracce, eppure, gli Hollow continuavano a cercarli, instancabili e tenaci, guidati dall'istinto di cacciare e divorare gli esseri umani. Non erano ancora al sicuro.
Nel frattempo il ragazzo consultava quello che a prima vista sembrava un semplice cellulare: il Denreishinki. Lo schermo mostrava tre puntini rossi avanzare confusamente verso di loro. Non sembravano averli ancora individuati.

Il Quincy prese la decisione di fermarsi e posò una mano sulla spalla della bambina, facendole cenno di mantenere il silenzio e restare nascosta. Incoccò una freccia. Che fosse un diversivo?
La bambina, intanto, rimase nascosta, china dietro gli alberi, ma di certo non sarebbe rimasta a non fare un assoluto nulla mentre il ragazzo cercava di trovare una soluzione alla loro caotica situazione. Niamh visualizzò nella sua mente una piccola sfera di metallo contenente una miscela di Reiryoku esplosiva; lo spazio attorno alla tasta della sua giacca si era deformato per un breve istante. Era apparsa una piccola sfera esplosiva. Quel piccolo oggetto sarebbe stato di fondamentale aiuto qualora quelle creature aracniformi avessero compreso di essere state raggirate e cercassero di aggredire nuovamente lei ed il ragazzo.

Entrarono nel bosco, nessuno era alle loro alle spalle, ne i ragni e nemmeno gli altri membri della Torre sembravano essersi accorti della loro sparizione dal campo di battaglia. Forse erano finalmente al sicuro.
La piccola Niamh afferrò la manica della giacca del ragazzo e lo condusse sempre più nelle profondità del bosco, dove la vegetazione era fitta e crescevano gli alberi più grandi. Non c'era un altro luogo sicuro... e cercare riparo dietro alcuni alberi era l'unica opzione che avevano in quel momento. Niamh si sarebbe occupata di controllare la zona circostante qualora il ragazzo che l'accompagnava avesse bisogno di un po' di tempo per riprendere fiato. Era impossibile contrastare il veleno senza medicinali...

L'esterno era un vero e proprio campo di battaglia; altre creature aracniformi di varie dimensioni piovevano dal cielo dai loro portali oscuri. E la casa di sua madre era situata in mezzo a quel terribile conflitto; non ne sarebbe rimasto nulla, solo un cumulo di macerie, un angoscioso ricordo, alla fine della battaglia.
I membri anziani della Torre combattevano con tutte le loro forze per contrastare l'invasione. Era tanto incredibile quanto spaventosa l'ostinazione di quelle dannate creature divora uomini, che sembravano non voler mai finire. Non importava quante loro ne abbattessero, altrettante giungevano dalla dimensione della notte eterna, ancora più agguerrite ed affamate di potere spirituale.

La piccola Niamh, sconcertata, rimase qualche istante a osservare come la vegetazione attorno la casa era stata rasa al suolo e la terra era stata rivolata dalle esplosioni. Sangue, bossoli di proiettile, frecce e frammenti d'osso bianco erano sparsi ovunque portasse lo sguardo. Quel luogo pacifico era stato profanato dagli spiriti maligni. E presto tutto sarebbe andato perduto.
Camminò costeggiando il muro, tenendo stretta la pistola tra le mani, voltandosi continuamente per assicurarsi che il giovane Quincy la stesse seguendo. L'unico modo per permettergli di sopravvivere era allontanarsi al più presto da lì e cercare rifugio nel bosco; sarebbe stato difficile per le creature aracniformi più grandi inseguirli nella fitta boscaglia...