[Missione Lv.1] Anniversary

Nascosto in un fienile, insieme ad altri Quincy e Fullbringer, lui probabilmente il meno esperto nei combattimenti in quanto appena un iniziato alla torre, sebbene sempre impegnato negli studi e pratico nell'uso dell'arco le sue abilità non sono nemmeno comparabili con quelle dei superiori che va ad accompagnare, forse per tale ragione che cerca di dare il massimo tenendo sotto osservazione la casa in questione, essendosi portato dietro un binocolo così da poter osservare più facilmente i movimenti attorno alla casa, troppo distante per la sua abilità di percezione della reiatsu.

« Comprendo non mi sia dovuta una risposta ma qual'è l'importanza del soggetto? Quattro membri esperti della Torre ed una recluta, mandati in segreto a sorvegliare una ragazzina, non ci vuole molto per farsi delle domande »

Non è stupido, quella è una situazione anomala, per quanto possano tenere al benestare degli studenti della Torre questa tipologia di trattamento gli sembra alquanto fuori dalla norma, a meno che non sia fuori dalla norma anche la persona che stanno sorvegliando.
Pur se non gli arriverà una risposta manterrà la calma, concentrato principalmente a tenere sotto controllo la situazione, l'arco a lui dato in dotazione al proprio fianco, faretra con dieci frecce alla spalla ed infine la croce Quincy legata al proprio polso sinistro.

Era ancora buio quando la piccola Niamh era salita sul primo treno diretto fuori città; c'erano pochissime persone a bordo, giusto un paio, che se ne stavano seduti nei loro posti fissando con aria annoiata lo schermo dei loro cellullari. La bambina osservava il paesaggio fuori dal finestrino, mentre un timido sole sorgeva a est mentre il treno giungeva a destinazione. Lei non usciva spesso, non da sola almeno, era costantemente tenuta sotto l'acuta osservazione dei suoi insegnanti e dei membri più anziani; ovunque andasse c'era sempre qualcuno che doveva accompagnarla, sorvegliarla, una situazione che, a suo malgrado, aveva accettato. Eppure, una volta l'anno, lo stesso giorno d'autunno, lasciava i dormitori della Torre per dirigersi in una piccola casa di campagna situata ad alcune ore di distanza dalla città di Karakura, uno dei tanti beni che ebbe in eredità dopo essere diventata orfana di madre.

Dopo circa trenta minuti di cammino dalla stazione, la bambina aveva finalmente raggiunto la sua destinazione. La casa di sua madre richiamava lo stile tradizionale giapponese moderno. Era arredata con mobili semplici e moderni ma non furono mai utilizzati. Nessuno aveva mai vissuto in quella casa, suo padre, Séighín, si era rifiutato di viverci insieme alla propria figlia; lo sguardo di quel pover'uomo si imbruniva solo nominando il nome di sua moglie, ragion per cui vivere nella casa della sua defunta amata avrebbe solo accresciuto il dolore ed il rimpianto per la sua perdita. La piccola Niamh invece aveva sempre sperato di poterci vivere un giorno, insieme a suo padre, quando egli avrebbe potuto tornare a vedere il mondo a colori... ma quel giorno sembrava essere ancora lontano.
La bambina entrò in casa, c'era odore di chiuso, ma non era troppo forte. L'umidità non sembrava aver creato alcuna macchia. In casa tutto era rimasto come lo aveva lasciato. Aprì tutte le finestre, lasciando entrare un po' d'aria e la luce del giorno; i raggi del sole sfiorarono il piccolo altarino che lei stessa aveva creato con i suoi poteri.
« Sono a casa... mamma... » disse la piccola guardando la foto incorniciata di sua madre posta sull'altarino, in cui c'erano ancora le offerte dell'anno scorso, un pacchetto con delle caramelle ed un piccolo vaso con dei lilium viola ormai secchi. La bambina diede iniziò alle pulizie, cominciando dall'altarino di sua madre, rimuovendo tutta la polvere e cambiando il mazzo di fiori con altri lilium viola che aveva creato dal nulla il giorno prima del suo arrivo. Mise un altro pacchetto di caramelle alla frutta.
« Mi dispiace, mamma... purtroppo posso lasciarti solo queste... » disse con tono affranto. « Se solo potessi vivere qui... insieme a papà... »
Niamh si sedette con le ginocchia sul cuscino di fronte all'altarino. « Mi manchi, mamma... e manchi tanto anche a papà. »

Non sembra minimamente scosso dal rimprovero di una delle Quincy presenti, prendendo semplicemete le informazioni che offre con analitica calma ed ovviamente valutandole nel contesto in cui si trovano

« Non sto contenstando l'importanza di proteggere tutti ne la nostra attuale missione »

Su questo non ha nulla da dire, sono stati assegnati a protezione di Niamh e non c'è ragione di lamentarsi o contestare la missione solo perchè l'altra è giusto una ragazzina, come detto dalla quincy devono proteggere tutti, è solo il come viene fatto che può alzare delle domande

« Mi sembrano solo precauzioni al di sopra della norma, ma posso sbagliarmi »

In fondo è una recluta, questa la sua prima effettiva missione, per quanto gli sembri strano mandare cinque persone a sorvegliare annualmente e di nascosto qualcuno, non importa più di tanto se quella è effettivamente la prassi e la Torre manda ogni volta una squadra così completa e ben fornita dietro qualcuno che dovrebbe trovarsi a scuola senza dirle niente di conseguenza, pur se si tratta di una ragazzina.

Evita di far commenti sull'attacco alla famiglia, sinceramente niente di nuovo, qualsiasi fullbringer ha passato la stessa esperienza ed anche molti Quincy a causa del loro potere spirituale, ancora un dettaglio che non rende in sè la ragazzina così speciale.

« In ogni caso, non c'era una posizione migliore da prendere? A queste distanze è difficile percepire energie spirituali vicino alla casa »

Certo, salvo non ci sia qualcuno in grado di espandere la propria percezione sino ad essa e già lì non è un compito semplice

« In generale sembra difficile tenerla sotto controllo. Abbiamo delle camere o cimici all'interno della casa? Sarà intrusivo ma mi pare il minimo »

Anche con il binocolo, senza staccarsi da esso per un singolo istante durante l'intera discussione, non è facile notare tutti i movimenti all'esterno così come un lato della casa è praticamente coperto dalla loro postazione. Se poi sanno che una occorrenza annuale dovrebbero avere preso ulteriori precauzioni avendo comunque la certezza di trovarla da quelle parti.

La piccola Niamh, dopo una breve pausa, riprese a parlare guardando fuori. « Sono trascorsi quasi quattro anni... da quando papà è scomparso. Gli adulti dicono che non dovrei alimentare le mie speranze... che papà non tornerà. »
Era accaduto poco prima dell'inizio dell'anno scolastico, in biblioteca, mentre sfogliava le pagine di un libro di chimica che un tempo avrebbe considerato noioso; lei stava seduta sulla solita panca dove aspettava il ritorno di suo padre dalle missioni della seconda divisione, quando aveva udito una coppia di cacciatori, due Quincy, appartenenti alla prima divisione discutere con un'insegnante della sua classe riguardo ciò che accadde alla squadra scomparsa nell'Hueco Mundo per inseguire un Hollow.
« Dovrei aprire gli occhi ed accettare la realtà... è questo ciò che hanno detto alla mia insegnante! Ma si sbagliano! Io... sono sicura che papà tornerà! »
Poi proseguì cambiando argomento, descrivendo come trascorreva il suo tempo nella Torre, in quale materia eccelleva più delle altre, quali fossero i libri che aveva letto nell'ultimo anno e quanto era riuscita a migliorare nell'utilizzo del suo potere. L'ambiente era diventato meno cupo ed il suo sguardo era decisamente meno malinconico.
« Quando sarò in grado di utilizzare al meglio il mio potere, farò richiesta per entrare nella divisione scientifica! In questo modo potrò- » si interruppe sentendo degli strani rumori in casa. Udì delle scatole spostarsi, qualche scricchiolio, il rumore di alcuni passi leggeri. Non erano rumori causali. In casa c'era qualcuno, oppure qualcosa, forse un piccolo animale, un gatto randagio o un tanuki, ma non osava nemmeno voltarsi a guardare. Rimase in silenzio, mentre avvicinava lentamente lo zaino a sé, dove teneva una pistola carica avvolta in un panno bianco. Il cuore le batteva all'impazzata.
Ti prego... fa che non sia un Hollow... pensava la piccola. Non aveva ancora l'esperienza necessaria per affrontare uno di quei mostri mangia uomini e non aveva ricevuto un'adeguata istruzione nell'utilizzo delle armi da fuoco. Estese la sua percezione della Reiatsu attorno alla sua casa; era sempre stata in grado di farlo, seppur a brevi distanze, nonostante avesse ancora alcune difficoltà a percepire l'energia spirituale quando qualcuno cercava di occultarla.
Niamh si sarebbe alzata lentamente, con la pistola stretta nella mano destra, era pronta a fuggire dalla porta scorrevole che conduceva all'esterno, che aveva lasciato aperta per far passare un po' d'aria durante le pulizie della stanza; non avrebbe mai affrontato uno di quei terrificanti mostri dentro la casa della sua mamma.
Non doveva entrare nel panico, si sarebbe girata lentamente in direzione dei rumori...

La bambina, voltandosi, non vide nulla; i rumori che aveva udito non provenivano dall'interno della stanza in cui si trovava. L'aria era intrisa di particelle spirituali, riusciva a avvertire una misteriosa Reiatsu che la circondava, appena percepibile, come dei residui, ma non era in grado di individuarne l'origine.
Niamh posò delicatamente lo zaino a terra, facendo attenzione a non fare rumore. Stringendo il suo diavoletto di peluche al petto e sostenendo nervosamente la pistola nella mano destra, indietreggiò nella direzione opposta da cui provenivano i rumori, dirigendosi lentamente verso l'uscita più vicina verso l'esterno della casa. Qualunque cosa stesse causando quei rumori, non poteva essere un piccolo animale o un altro essere umano; non era una semplice paranoia, era già stata attaccata in passato da uno di quei mostri con la maschera d'osso bianco ed anche la minima traccia di Reiatsu poteva indicare la loro presenza. Non avrebbe mai permesso ad alcuna di quelle creature di divorarla; doveva andarsene e riuscire ad individuare l'entità che si stava celando alla sua percezione della Reiatsu. La sua casa non era più un luogo sicuro, ma prima di mettere piede fuori dall'abitazione avrebbe controllato che qualunque cosa stesse cercando di tenderle un agguato non si accorgesse della sua intenzione di darsi alla fuga.

Centinaia di metri di distanza dalla persona che devono tenere sotto controllo, chiaramente una recluta normalmente non è in grado di espandere la propria percezione delle energie spirituale a tali distanze, cosa in vero non così semplice vista l'enorme distanza da tenere di controllo, non dovendo solo arrivare fino alla casa ma possibilmente andare oltre la stessa per assicurarsi non si avvicini nessuno o comunque avere maggior tempo di reazione in tal caso

« Denreishinki, strumento complesso ma principalmente ha la funzione di mezzo di comunicazione con la Soul Society. Ha anche una funzione di rilevamento delle Reiatsu per quanto... limitata »

Certamente migliore della sua al momento ma ha sempre avuto un interesse per marchingegni di ogni genere ed si è studiato abbastanza a fondo quello strumento quando è apparso nelle lezioni alla Torre, una delle prime cose su cui vorrà certamente lavorare passata la missione da recluta

« Utile indubbiamente per percepire Garganta, Plus e Hollow... fintanto che questi non sono già nei paraggi ed in grado di celare la loro Reiatsu. Se non sbaglio il suo raggio di azione, per quanto ampio, non dovrebbe comunque raggiungere la casa che sorvegliamo »

Motivo per il quale sembra sì accettare l'oggetto che gli viene offerto così da poter avere un maggiore controllo dell'area che li circonda ma allo stesso tempo non rinunciando al binocolo che si è procurato per tenere visivamente sotto costante monitoraggio la casa del soggetto interessato.

« Vi ringrazio comunque per l'opportunità di poter sfruttare questa strumentazione »

Pur sempre si tratta di una misura di sicurezza in più che potrebbe allertarlo prima che siano gli altri presenti a dirgli di darsi una svegliata, apparentemente abili abbastanza da poter tenere sotto controllo quella casa ed i suoi dintorni con la percezione spirituale

Non sembrava esserci alcuna creatura in agguato; non percepiva alcuna minaccia nelle vicinanze, nemmeno con questa sua nuova capacità era riuscita a rilevare qualche altro fenomeno innaturale, eccetto quella misteriosa Reiatsu che avvolgeva la casa di sua madre. Era come se in quel luogo qualcuno avesse rilasciato dell'energia spirituale, forse vi era stato un scontro tra entità spirituali e ciò che aveva percepito erano solo dei residui di energia spirituale e nient'altro.
È assurdo! Perché dovrebbe accadere qualcosa del genere proprio oggi? pensava la piccola Niamh. Ma quei rumori... quella Reiatsu... non possono essere solo una coincidenza!
Uscendo dall'abitazione, passo dopo passo, i rumori si attenuarono, nonostante riuscisse ancora a sentirli nitidamente. Questi non cessarono, ma qualunque cosa li stesse producendo non sembrava intenzionata ad inseguirla, che non fece altro che alimentare i suoi dubbi come le sue paure per ciò che avrebbe trovato quando avesse finalmente raggiunto l'origine di quei frenetici ed insistenti rumori.
Niamh, ormai all'esterno della casa, avrebbe cercato la fonte di quei rumori, camminando silenziosamente accovacciata con passo felpato, accostata alla parete, con il suo diavoletto di peluche stretto tra le braccia e la pistola salda nella mano destra.
Devo scoprire cosa sta succedendo...

Certamente inutile il controllo a livello mondiale, vista la distanza l'interesse maggiore del Quincy è sulla percezione precisa delle energie spirituali nelle vicinanze della casa, poco comunque da discutere a quel punto visto che, più che sullo strumento, si baserà sul proprio binocolo e sulla percezione degli altri presenti, sicuramente più precisa ed utile di quella del Denreishinki

« Potrebbero esserci problemi anche al di fuori dagli Hollow »

Perchè dice ciò? Beh, semplicemente non ha mai perso di vista la casa altrui con il proprio binocolo e ciò gli permette di vedere come il soggetto preso sotto sorveglianza sia uscito dalla casa per un qualsiasi motivo, niente di così preoccupante se non per un dettaglio.

« Il soggetto è uscito dalla casa, sembra allarmato... ed ha una pistola? »

Perchè diamine una ragazzina di quell'età ha una pistola?
Qualsiasi sia la ragione non importa ora, sembra esserci un problema almeno dal punto di vista della bambina e di conseguenza devono portarsi in allerta a loro volta, quantomeno stare attenti giusto quel tanto di più per capire cosa stia succedendo

Il seminterrato? pensò perplessa, avvicinandosi alla finestra aperta da cui qualunque animale di piccole e medie dimensioni, o una persona minuta come lei, avrebbe potuto intrufolarsi al suo interno per trovarvi riparo, oppure alla ricerca di qualcosa da mangiare. Era quindi possibile che l'intruso fosse un animaletto, che a giudicare da quei brevi e continui lamenti fosse semplicemente spaventato, oppure che fosse ferito ed a causa di ciò non riuscisse ad uscire e tornare nel luogo a cui apparteneva. La paura stava lentamente svanendo, si sentiva un po' sciocca ad essere giunta a conclusioni affrettate, lasciando che i suoi timori condizionassero i suoi pensieri, ma non riusciva ancora a spiegarsi cosa fossero quelle traccie di Reiatsu che percepiva nell'aria.
Niamh posò a terra, vicino alla finestra aperta, il suo diavoletto di peluche e la pistola, poi cercò di introdursi all'interno del seminterrato attraverso la finestra; si percepiva un odore di chiuso e polvere. All'interno era davvero buio, le finestre lasciavano appena entrare un po' di luce, giusto quel poco da permetterle di distinguere della casse e delle scatole di cartone. I lamenti che aveva sentito provenivano proprio da lì.
La piccola allungò un braccio in direzione di una di quelle scatole da cui provenivano i lamenti di quella ignota creatura, ma erano situate in un punto che non riusciva a raggiungere, seppur per pochissimo. Si spostò un po' in avanti, divincolandosi, riuscendo ad entrare con metà del corpo, lasciando solo le gambe verso l'esterno, ma quei movimenti fecero cadere la pistola nel suolo del seminterrato. Niamh non si scoraggiò, avrebbe potuto recuperare la sua arma in un secondo momento; allungò ancora il braccio in direzione della scatola che cercava di raggiungere, sostenendosi sul bordo della parete con l'altra mano per non precipitare a terra. Poi udì dei movimenti alle sue spalle ed il tuono di una voce di un uomo che gridava il suo nome.
« Eh?! » sussultò la bambina, perdendo l'appoggio sulla mano a causa dello spavento e cadde a terra sollevando un po' di polvere, che la fece tossire.
Quella voce... mi sembra di conoscerla... pensò perplessa, sollevando timidamente lo sguardo verso la finestrella, mentre si alzava da terra, tappandosi la bocca ed il nasino con la manica della giacca per non inalare altra polvere. La Torre deve aver mandato qualcuno a prendermi...
Niamh era consapevole di ciò che significava la repentina apparizione di un membro anziano della Torre: una lavata di capo, eppure, in quel momento, il suo unico pensiero era scoprire quale animale fosse finito nel seminterrato e svelare il mistero di quella misteriosa traccia di Reiatsu presente nell'aria. Le scuse potevano attendere. La piccola non avrebbe perso altro tempo, cominciando subito a spostare le scatole alla ricerca della creatura che credeva potesse aver bisogno di aiuto...

Con attenzione osserva la ragazzina ora che è fuori, per quanto si sia già alzato dalla propria postazione prendendo in mano il proprio arco ed intascando il Denreinshiki

« Non sembra per nulla un giocattolo »

Poi comunque può sbagliarsi vista la distanza fra loro ed il soggetto

« Arriv... »

Nemmeno il tempo di poter uscire dalla porta che viene afferrato e caricato in spalla dall'omonimo e con una velocità esagerata per un corpo non abiutato ad essa trasportato in un istante sino alla casa e lasciato andare a pochi metri dalla stessa... chiaramente nauseato dal poco raffinato mezzo di trasporto

« Per fortuna ho mangiato leggero... »

Altrimenti rimetteva sicuro, per quanto gli ci voglia ben poco per riprendersi, almeno dalla nausea, e valutare come la situazione si sia solo che complicata.

« Controllo se c'è un'altra entrata? »

La piccoletta è entrata nel seminterrato da una finestrella, troppo grande per un adulto e di suo non sarebbe riuscito ad entrare in alcun altro modo, motivo per il quale avrebbe preferito, o quantomeno dovuto, cercare una entrata secondaria... con relativa calma visto che ancora non sente a pieno la stabilità nelle gambe.