[Sottoposto] Kiara

Una donna aggraziata ed elegante, Kiara è una dona slanciata e dal fisico formoso. Possiede degli occhi color topazio e dei lunghi capelli neri che è solita lasciare sciolti fino all'altezza del bacino. All'altezza della fronte sono presenti tre motivi cerchiati che ricordano i "bindi" induisti. Mostra sempre un sorriso comprensivo e affabile nei confronti di tutti. La sua veste Arrancar è composta da un vestito unico che termina all'altezza delle cosce, abbinato ad un lungo camice bianco che ricorda quello di un dottore.

Quando si trasforma a causa della Resurreciòn, il fisico rimane in larga parte lo stesso. Tuttavia, la sua testa presenta due enormi corna demoniache lunghe oltre quasi un metro. Le cosce sono avvolte da una membrana scura e ricoperta di occhi, simile all'osso-ferro nero di cui sono sottoposti i suoi tentacoli. In questo stato sua veste cambia assumendo tinte dorate e lasciando scoperta buona parte del corpo.

Nientemeno che un genio, Kiara possiede delle capacità intellettive superiori alla norma. Questo lato del suo carattere, tuttavia, è offuscato dal suo animo torbido. Alle persone si mostra come una donna introversa, timida e premurosa. Una donna aggraziata ed elegante, ma non per questo rigida. Possedendo la nonchalance e la tolleranza per rispondere a qualsiasi battuta con un sorriso, la sua personalità è premurosa e dolce. Eppure...
Alla continua ricerca di piacere, sia esso di natura carnale o meno, è vittima di un amore contorto verso tutti gli individui senza alcuna distinzione di sesso o razza: nonostante professi di "amare", il suo narcisismo le fa compiere ogni azione solo per il proprio beneficio. Reputa ogni azione che compie per il bene degli altri, sebbene la realtà dei fatti dica il contrario: è talmente avvolta nella tela delle sue bugie da ritenerle verità assolute e incontrovertibili. Tutti gli individui possono essere suoi figli verso cui dirige il proprio affetto perverso. Eppure, proprio perché mente costantemente a sé stessa, nonostante non lo ammetta e diriga il suo "amore" verso chiunque, per Kiara non ci sono altri Arrancar: considera solo sé stessa come la perfetta fusione tra Shinigami e Hollow, gli altri sono solo insetti che hanno assunto una forma umana, per sempre bestie. Kiara non si fa remore ad uccidere qualcuno: anzi, ella ritiene che non ci sia maggiore sensualità che vedere qualcuno auto-distruggersi, magari consumato proprio da lei e dalla sua voluttà. Forse è proprio in nome di questo morboso attaccamento materno e desiderio di vedere qualcuno consumato che tratta con un affetto e un attaccamento estremo Vincent, nell'attesa di vedere che il suo animo si incrini. D'altro canto, Vincent non sembra nemmeno badare a questi suoi atteggiamenti: è troppo impegnato a sbavare e a incantarsi ogni volta che la vede, rendendo difficile capire chi sia il capo e chi il sottoposto... Probabilmente Kiara non si è resa conto che è già talmente consumato da non poter peggiorare ulteriormente.

Un tempo un semplice Numeros, Kiara seguiva con interesse la morale di morigeratezza e calma di Zommari Rureaux. Ciò riuscì a tenere a freno i suoi istinti per un breve lasso di tempo, al punto da considerare l'idea di divenire una sua Fracciòn. La morte dell'Espada, tuttavia, mandò a monte i suoi piani. Dopo la sconfitta di quest'ultimo, la sua vera natura prese il sopravvento, facendola sprofondare nel lassismo e nella voracità carnale.

Intossicata dai propri istinti, la donna decise tuttavia di seguire le idee di Harribel e partecipò alla difesa dell'Hueco Mundo durante l'invasione del Vandenreich fornendo assistenza con le proprie capacità scientifiche. Nel periodoche si susseguì, assistette Roka nell'infermeria e nel laboratorio, sprofondando nella noia e nell'insoddisfazione. L'incontro con Vincent è stato una manna: il piccoletto un giorno piombò nel laboratorio con degli scatoloni, trovandola a lavorare senza troppo interesse. Da buon pervertito, era rimasto affascinato dal suo fisico, tanto che le propose di diventare sua Fracciòn basandosi unicamente su quel fattore. Nonostante l'incredulità della ragazza, lui ha cominciato a trattarla come Fracciòn fino a prenderla per sfinimento e farla accettare.

Nonostante ciò, la compagnia e l'amorevole follia del ragazzino ha risvegliato in lei alcuni desideri morbosi che considerava sopiti da tempo. Adesso lavora come sua assistente e vuole capire se questo bambino, che tratta come un figlioletto, si autodistruggerà o si imporrà su di lei in qualche modo. In ambo i casi, sembra che per lei sia una sorta di vittoria...