Estela Dolores Roja

• Hollow: Non è altro che un alligatore particolarmente imponente, avvolto da scaglie accuminate e dall'ampia maschera bianca a coprire la parte superiore del suo capo. E' dotato di tre paia d'occhi, ma questo non le da capacità visive particolari. Per quanto non sia molto veloce, il suo morso è micidiale. Così come i colpi della sua possente coda, rivestita da un acuminato hierro.

• Gillian: Una volta divenuta una Gillian, Estela assume fattezze mostruose e gargantuesche. La sua altezza esplode fino a raggiungere i 100 metri ed il suo corpo viene avvolto da un manto nero come la notte più buia. La maschera assume tratti più umani, coprendole il volto e permettendole la vista solo tramite una feritoia posta sul davanti. Sotto il mantello il corpo non presenta particolari rinforzi, ma l'osso ferro sulle sue mani muta, tramutandosi in guanti piuttosto spessi, dalle nocche rinforzate, mentre dagli avambracci due estensioni ossee vanno ad aggiungersi per migliorare la sua capacità offensiva.

• Adjunchas: Dopo essere mutata nuovamente, ha assunto caratteristiche molto più umane. La parte inferiore del corpo è mutata in una serie di estremità tentacolari, simili a code scagliose, mentre il busto ha assunto caratteristiche antropomorfe, seppur sormontato da una struttura di sottile hierro che -però- non le dona particolare protezione. La maschera avvolge interamente il volto e ne nasconde ancora i tratti. Come nella sua forma di Gillian, mantiene rinforzi sulle mani, specificatamente sulle nocche e grandi estensioni appuntite sugli avambracci che può utilizzare in difesa ed offesa.

• Vasto Lorde: Mai diventata.

• Arrancar: Dopo la trasformazione, il suo corpo ha assunto dimensioni maggiormente contenute. Ora mostra il fisico di un'enorme donnona di due metri e mezzo, dalle forme abbondanti e l'espressione dura. Lunghi capelli rosati cascano dal capo. Si tratta dia una personalità imponente, che mostra sia fisicamente, che caratterialmente la sua forza. L'occhio destro -per quanto non cieco- è tenuto quasi sempre chiuso poiché vi è il segno di una cicatrice, procuratasi probabilmente durante l'evoluzione. Il foro è passato dal petto al ventre e le sostituisce l'ombelico. La maschera le si è completamente vaporizzata meno che per la mandibola, la quale le è caduta e fusa alla base del collo, come una collana.

Da quando è divenuta Adhucas e poi Arrancar, il suo carattere è divenuto meno spigoloso. Nonostante sia ancora una figura caotica e legata alla sua idea di identità personale, ha di certo ottenuto un carattere più morbido e vicino al dialogo. Ama comunque dare sfoggio della sua forza e non disdegna gli eccessi, seppure ad ora si sia soffermata soltanto sull'alcol. Tende a parlare con un forte accento ispanico ed ha assunto comportamenti che sospetta avesse anche in vita. Apprezza l'ozio ed il crogiolarsi nel sonno e nell'ebrezza. Eppure nasconde un cuore pulsante di sadismo e rancor che rischia costantemente di esplodere. E' rimasta tale e quale, da questo punto di vista... una vera predatrice.

E' sempre stata una personalità piuttosto problematica, Esperanza. Nonostante tutto l'amore ricevuto, nascere nei quartieri poveri del Messico non ha fatto bene al suo carattere. Da sempre tediata da una vita fatta di marachelle, furtarelli e risse da bar, è stata temprata nel tempo per accettare la parte più oscura di se. Per quanto non sia mai stata la criminale più famosa, spericolata o crudele, più la sua vita è andata avanti, più... si è guadagnata epiteti dispregiativi, sulla sua persona.
A poco valsero le cure dei suoi genitori, le loro speranze di farle vivere una vita diversa dalla loro.
Ma lo studio e la vita comune non hanno mai fatto per lei.
Il brivido dell'eccesso, del vivere al di fuori delle regole, l'hanno spinta sempre più verso un baratro in cui non si può tornare indietro.
Fino a che, in quello che sarebbe dovuto essere un "colpo semplice", non finì per pestare i piedi alla persona sbagliata, ad uno dei capi del cartello locale.
Non si preoccuparono troppo di spararle e piantarle un colpo in testa.
Un colpo che... la consumò, letteralmente.
Quando riaprì gli occhi si ritrovava infatti nel luogo in cui era stata giustiziata, uno squallido molo covo di teppisti e ricettatori. Lì non poté far altro che comprendere la sua fine, osservare la catena attaccata al suo petto venire erosa... fino al giorno in cui tutto l'odio, la cattiveria, il dolore accumulato negli anni non esplosero, rendendola una creatura nata dal rancore.